Albo d'Oro

Giovanni Pacchiano

Giovanni Pacchiano è nato a Milano, dove vive tuttora. Dopo la laurea in Lettere classiche a Pisa, ha insegnato Italiano e Latino in alcuni noti licei milanesi. Critico letterario, ha collaborato nel tempo con «Il Globo», «L’Europeo», «Epoca», «Il Giornale» di Montanelli, «Mercurio – la Repubblica», «Corriere della Sera», «Il Sole 24 Ore» e «Saturno». Attualmente scrive per Il Fatto Quotidiano. Ha pubblicato tra le altre cose Di scuola si muore, sui mali della scuola italiana (Anabasi, 1993) e i romanzi Ho sposato una prof (Marsilio, 1996) e Era un’altra stagione, amore mio (Piemme, 2014). Ha curato, per Adelphi, la raccolta completa delle Opere di Sergio Solmi. Gli anni facili è un romanzo sulla giovinezza e sui desideri, un’educazione milanese che vibra di autenticità. Perché “è negli anni in cui tutto sembra più facile che possono nascere le relazioni più pericolose”. Milano, facoltà di Lettere e filosofia, anno accademico 1961-’62: un autunno dorato e carico di promesse accoglie nei chiostri della Statale il piccolo drappello degli studenti di Lettere antiche, tra cui moltissime ragazze e una decina di maschi. Sono anni in cui le fanciulle non possono presentarsi a scuola con i pantaloni e in cui vigono i riti iniziatici della goliardia studentesca, in cui i ragazzi vanno a vedere gli spogliarelli dell’avanspettacolo ma non hanno mai baciato una coetanea, in cui ci si fidanza in casa, in cui si trova lavoro ancor prima della laurea. Anni facili, anni di sogni a occhi spalancati. Ma per Giacomo, dolce e perdutamente innamorato della sfuggente Pia Uberti, per il suo simpatico amico “don Calò”, appena emigrato dalla Sicilia, per la sfrontata e tormentata Lula e tanti altri la giovinezza, quando la si attraversa, è sempre più dolorosa di come la si vede poi. E questi anni di immense speranze, amori, libri, cinema e grandi amicizie li traghetteranno presto verso un mondo tutto nuovo. Uno spaccato vividissimo di una città e di una generazione, quella che ha preceduto di pochi anni il Sessantotto.

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