SCRIVERE PER AMORE
Quasi un festival sull’amore per i libri e i libri sull’amore
Verona, 20-21-22-23 ottobre 2021

PROGRAMMA 2021

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria e greenpass.
Vedi info sui singoli eventi

22, 23, 24 ottobre

DEAR JULIET
Lettere dell’amore giovane e s-confinato

Ogni evento sarà preceduto dalla lettura di alcune delle più belle LETTERE A GIULIETTA a cura degli allieve/i del Teatro Ragazzi del Teatro Nuovo di Verona.

MERCOLEDÌ 20 OTTOBRE

ORE 18:00

MATTEO BUSSOLA E PAOLA BARBATO

Villa Brenzoni Bassani, Sant’Ambrogio di Valpolicella, ingresso Via Roma

Scrivere l’amore, scrivere il terrore

Che cosa differenzia lo scrivere d’amore dal raccontare la paura? Come interagisce una coppia di scrittori, compagni anche nella vita, che frequenta due generi letterari apparentemente agli antipodi? Quali le affinità e quali le reali differenze? Paola Barbato e Matteo Bussola ci raccontano i loro diversi approcci alla scrittura, la loro maniera di affrontare le storie, la complementarità dei loro sguardi sul mondo, la quotidianità di chi condivide professione e sentimenti. Perché amore e paura sono due facce della stessa medaglia.

Matteo Bussola (Verona, 1971) è presidente di giuria del premio Scrivere per Amore 2021. Ha pubblicato molti libri tra cui il bestseller Notti in bianco, baci a colazione, (2016 e 2018), tradotto in molti Paesi, Sono puri i loro sogni (2017), La vita fino a te (2018 e 2019) e L’invenzione di noi due (2020) tutti per Einaudi e per Salani Viola e il blu (2021). Collabora con Robinson Repubblica e conduce con Federico Taddia la trasmissione radiofonica su Radio 24, I Padrieterni. Laureato in architettura a Venezia, è anche fumettista e illustratore.

Paola Barbato (1971) è milanese di nascita, bresciana d’adozione, prestata a Verona dove vive con il compagno Matteo Bussola, le loro tre figlie e tre cani. Scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, tra cui Dylan Dog, ha pubblicato Bilico, Mani nude (vincitore del Premio Scerbanenco), Il filo rosso, Non ti faccio niente e Io so chi sei (il primo titolo di una trilogia). Ha scritto e co-sceneggiato la fiction Nel nome del male, con Fabrizio Bentivoglio.

A cura del Club delle Accanite Lettrici e Accaniti Lettori.

GIOVEDÌ 21 OTTOBRE

ORE 17:30

VERA GHENO

Società Letteraria, Piazzetta Scalette Rubiani, 1

Galeotte furono le parole: quando l’amore si fa verbo

Tra le parole più belle che possono venirci rivolte c’è sicuramente “ti amo”, soprattutto quando detto dalla persona che, a nostra volta, amiamo o vorremmo amare. Due parole che possono scatenare in noi una reazione, una scarica di adrenalina, una sensazione di eccitato benessere. L’amore, dunque, può farsi verbo, così come il verbo può farsi amore. Del resto, Paolo e Francesca, nel V Canto della Commedia dantesca, ci ricordano proprio questo: tra di loro, fu un libro a essere galeotto, ovvero a fare da tramite per il sentimento che poi li travolse, così come Galeotto, il siniscalco di Ginevra, fu il mezzo per realizzare l’amore di lei con Artù.

Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale, traduttrice dall’ungherese e conduttrice radiofonica, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca. Attualmente lavora con la casa editrice Zanichelli e insegna all’Università di Firenze. Ha pubblicato nel 2016 Guida pratica all’Italiano scritto (senza diventare grammarnazi), del 2017 è Social-linguistica e Italiano e italiani dei social network. Nel 2018 è stata coautrice di Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello (Longanesi). Nel 2019 pubblica Potere alle parole. Perché usarle meglio (Einaudi), La tesi di laurea. Ricerca, scrittura e revisione per chiudere in bellezza (Zanichelli), Prima l’italiano. Come scrivere bene, parlare meglio e non fare brutte figure (Newton Compton), Femminili, singolari. Il femminismo è nelle parole (EffeQu); nel 2020 per Longanesi l’ebook Parole contro la paura. Istantanee dall’isolamento. Conduce, con Carlo Cianetti, il programma di Radio1Rai Linguacce.

Conduce Miryam Scandola

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili e obbligo di greenpass.

ORE 20:30

NADIA FUSINI

Società Letteraria, Piazzetta Scalette Rubiani, 1

Maestre d’amore. Giulietta, Ofelia, Desdemona e le altre

Non è forse vero che in amore siamo tutti attori? Tra gli amanti chi riceve di piú? Chi spende di meno? Giulietta, Ofelia, Desdemona, Cleopatra, la Bisbetica e le altre maestre d’amore evocate da Nadia Fusini raccontano quale fu l’immensa novità con cui Shakespeare ci parla dell’avventura eroica di amare. Ci parlano di un corpo d’amore che non è «né femmina, né maschio, ma femmina e maschio insieme», ci dicono che per vivere, che è la stessa cosa che amare, bisogna disobbedire. Ci parlano insomma dell’«ambiguità scandalosa dell’amore».

Nadia Fusini, studiosa di Letteratura inglese e comparata, ha curato i due volumi dedicati a Virginia Woolf nei Meridiani Mondadori (1998), nonché piú recentemente il Meridiano su John Keats (2019). Alla scrittura delle donne ha dedicato Nomi (Donzelli 1996) e La figlia del sole. Vita ardente di Katherine Mansfield (Mondadori 2012). Tra i suoi romanzi ricordiamo La bocca piú di tutto mi piaceva (Donzelli 1996) e L’amore necessario (Mondadori 2008). Dopo le ultime prove di saggistica – Hannah e le altre (2013) e Vivere nella tempesta (2016), entrambe uscite da Einaudi – torna alla narrativa, sempre per Einaudi, con María (2019, Premio Bergamo 2020). Nel 2021 pubblica Maestre d’amore. Giulietta, Ofelia, Desdemona e le altre (Einaudi).

Conduce Simona Brunetti, Docente di Storia del Teatro dell’Università di Verona.
In collaborazione con l’Università di Verona, Dipartimento di Culture e Civiltà.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili e obbligo di greenpass.

VENERDÌ 22 OTTOBRE

ORE 17:30

RAP, CHIARA RAPACCINI

Società Letteraria, Piazzetta Scalette Rubiani, 1

Piccoli Amori Sfigati

Le ciniche e graffianti vignette di Chiara Rapaccini, in arte RAP, che hanno dato vita alla famosa serie degli Amori Sfigati, fotografando con fulminante umorismo le quotidiane incomprensioni e gli equivoci della coppia moderna, si addentrano per la prima volta nel tumulto emotivo e nelle traballanti esperienze amorose dei più giovani raccontando le prime cotte, i primi imbarazzi, l’invadenza dei genitori, le figuracce e la confusione dei sentimenti. Qui ci sono ragazzi e ragazze e un po’ anche noi, tredici sfighe per riderci su, rispecchiarsi, osservarsi con leggerezza e tanta ironia.

Chiara Rapaccini, in arte RAP, fiorentina, vive a Roma dove ha la cattedra di Illustrazione allo IED. Pittrice, scultrice, illustratrice e scrittrice ha pubblicato molti libri per ragazzi e non, oltre ad aver collaborato con diversi giornali. Con Mario Monicelli nel 2008 ha scritto e realizzato il documentario “Vicino al Colosseo c’è Monti”. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, da New York a Buenos Aires, Tokyo, L’Avana, Parigi. Con le sue vignette satiriche Amori Sfigati ha vinto il premio Andrea Pazienza come migliore autrice web. Nel 2019 ha realizzato per Rai Storia il documentario Amori di latta – incontri ravvicinati con i teen-agers, per la regia di Graziano Conversano, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma nella sezione “Alice nella Città”. Ha realizzato il corto animato per la campagna “Torniamo a Sorridere” per il Capodanno del Comune di Bologna 2021. Il suo ultimo romanzo Amori sfigati è uscito per De Agostini nel 2020. Esce ora con Piccoli Amori Sfigati (Beisler).

Conduce Francesca Arduini.
In collaborazione con il Circolo dei Lettori di Verona.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili e obbligo di greenpass.

ORE 20:30

MARCO ALBINO FERRARI

Società Letteraria, Piazzetta Scalette Rubiani, 1

Mia sconosciuta

La passione per i ghiacciai, per gli alberi pionieri, per la grande montagna, per la vita in due, incessantemente in due, accompagnati dalle note del repertorio pianistico che la protagonista suona fino a notte fonda. E’ lei – figlia ribelle della migliore borghesia – la sorprendente protagonista di questa storia vera, che ci appare come in un gioco di specchi di fronte all’autore, suo figlio, suo unico amore in un continuo rimando di ricordi: l’insospettabile vita a Courmayeur durante la guerra; l’unione clandestina con Edi Consolo, mitico agente segreto della Resistenza; le notti senza luci della Milano della Ricostruzione, al bar Jamaica, con le avanguardie e i circoli dell’antiaccademia. Fino al gravoso passaggio del testimone di una madre che non vuole vedere il suo mondo e i suoi insegnamenti dissolversi con lei.

Marco Albino Ferrari, scrittore, sceneggiatore, giornalista. Gira l’Italia con i suoi monologhi teatrali riscuotendo ampio successo di pubblico. Nel 2002 ha fondato la rivista “Meridiani Montagne”, che ha diretto per un quindicennio. Negli anni Novanta ha diretto la rivista “Alp”. Ha creato Cast, il museo interattivo nel castello di Sondrio. Tra i suoi numerosi volumi, Frêney 1961 (Vivalda), In viaggio sulle Alpi (Einaudi); La sposa dell’aria (Feltrinelli), Alpi Segrete, La via del lupo, Montecristo (Letarza), Il sentiero degli eroi (Rizzoli). Per il “Corriere della Sera” ha curato la collana “Storie di Montagna”. E per l’Editore Hoepli dirige la collana “Selle Alpine”. Mia sconosciuta (Ponte alle Grazie) è fresco vincitore del Premio Itas.

Conduce Lorenzo Carpanè.
In collaborazione con il premio ITAS del Libro di Montagna.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili e obbligo di greenpass.

SABATO 23 OTTOBRE

ORE 17:00

DAVIDE RONDONI

Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, Via Roma, 1/G

Dante e Baudelaire, amore benedetto e maledetto, o forse no

Cosa cercavano di assoluto Dante e Baudelaire? L’amore è paradiso o selva oscura, redenzione o dannazione? Per celebrare i due importanti anniversari, duecento di Baudelaire e settecento di Dante, Davide Rondoni compie una riflessione sulle concezioni dell’amore dei due grandi poeti, forse solo apparentemente contrapposte e presenta il libro L’orma di Dante per le edizioni del Circolo degli Artisti.

Davide Rondoni, poeta e scrittore, ha pubblicato diversi volumi di poesia con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi. È tradotto in vari paesi del mondo, collabora a programmi di poesia in radio e tv e come editorialista per alcuni quotidiani. Ha fondato il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista «clanDestino».

Proiezione del cortometraggio Dante di Vittoria Rizzardi Penalosa.
A cura di Lamberto Fabbri.

ORE 21:00

PREMIO SCRIVERE PER AMORE

Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico Verona, Via Roma, 1/G

XXVI EDIZIONE

Gala di premiazione

 

Gli scrittori finalisti

Catena Fiorello Galeano, Amuri (Giunti)

Jordi Lafebre, Nonostante tutto (Bao)

Elena Loewenthal, La carezza (La nave di Teseo)

Presidente di giuria Matteo Bussola
Letture Paolo Valerio e Rossana Valier
Pianoforte e voce Filippo Perbellini
Conducono Nicolò Brenzoni e Elisabetta Gallina

Con il patrocinio di
in collaborazione e con il sostegno di